Commemorazione di Agostino Valia, 17 gennaio 2006

19 gennaio 2006

Il ricordo di Roberto Biscardini

Abbiamo seguito gli ultimi dieci giorni della vita di Agostino Valia, colpito improvvisamente da una grave malattia con grande apprensione.
Apprensione e dolore per quanto stava accadendo, ma con la speranza che ancora qualcosa potesse intervenire a cambiare il corso delle cose.
Abbiamo seguito da vicino il succedersi rapido degli avvenimenti come si seguono quelli di un grande amico e di un famigliare. Perché Agostino Valia era per tutti noi molto di più di un compagno importante.

Era un uomo buono, un uomo umile e generoso e da uomo buono, umile e generoso ha vissuto la sua vita da socialista. Con coerenza, con tenacia, quotidianamente, ogni giorno.
Purtroppo Agostino Valia domenica mattina ci ha lasciato in modo improvviso. Nessuno di noi se lo aspettava ed oggi sentiamo di aver perso un pezzo significativo della nostra storia e della nostra esperienza politica.

Arrivato a Pero dalla Calabria negli anni ’50, Agostino Valia ha sentito il dovere di impegnarsi immediatamente per stare dalla parte dei più deboli, dei lavoratori, ma soprattutto dalla parte dei tanti immigrati che arrivavano a Milano in cerca di lavoro, ma non trovavano casa.

Agostino ricordava spesso che la scritta “Non si affittano case ai meridionali”, che appariva su molte case delle nostre città, fu una delle ragioni del suo impegno amministrativo.

Agostino, da sempre socialista, entra in Consiglio comunale di Pero come consigliere nei primi anni ’60 con una lista civica denominata “Il Trenino” che aveva come simbolo appunto il treno degli immigrati che raggiungevano dal sud, il nord del nostro paese.
Assessore fin dalla sua prima esperienza consiliare, rimarrà nell’amministrazione comunale di Pero per più di 30 anni ricoprendo diversi incarichi, Assessore al personale e ai Lavori Pubblici, fino ad essere eletto sindaco di una giunta di sinistra nel 1990.

Con grande dignità Agostino Valia ha dedicato la sua vita ai suoi cittadini, ha condotto la sua battaglia interessandosi sempre dei problemi della comunità, ha partecipato alla vita politica del partito con grande passione, non per occupare posizioni di prestigio, ma avendo come unica ambizione quella di interpretare e risolvere le difficoltà dei più bisognosi.

Insieme all’amministrazione pubblica, Agostino Valia ha infatti operato attivamente nel sindacato e nella società civile. Anzi, da socialista si sentiva soprattutto sindacalista, il sindacalista della UIL, segretario della Federazione dei Metalmeccanici a cui va il merito di aver avviato l’organizzazione della presenza della UIL nella zona e l’apertura della sede sindacale a Rho, che gestì con un grande senso di responsabilità, conoscenza degli interessi dei lavoratori, senso della partecipazione e fiducia nel metodo riformista e democratico.

La sua passione era stare dalla parte di chi aveva più bisogno. A Pero il suo ufficio era sempre aperto, anche negli anni in cui lavorava, come metalmeccanico nelle officine Grassi. Usciva dal lavoro e alle 18 apriva l’ufficio con una vocazione a fare attività di patronato, attività che si completa quando, sostenitore dei diritti degli invalidi, aggiunge all’esperienza sindacale, quella dell’associazione nazionale mutilati e invalidi civili.
E’ con questa associazione che aiuta tante persone svantaggiate della zona a trovare un’occupazione dignitosa e adeguata alla loro condizione.

Le sue indiscusse qualità, che si evidenziano con in risultati politici e sociali conseguiti dai socialisti a Pero e nella zona del rhodense, di cui era leader indiscusso, sarebbero poca cosa se non fossero associati alla sua grande umanità, alla sua grande disponibilità verso tutti e al senso dell’amicizia, che ha saputo trasmettere come un valore fondamentale a tutti i suoi famigliari, a sua moglie e ai suoi figli.

La sua famiglia e la sua casa sono state per me e per molti altri un punto di riferimento, un luogo dove discutere di politica con serenità davanti a un piatto caldo gustato in compagnia. La sua cordialità e il suo essere un maestro di vita con semplicità, non li dimenticheremo mai.

Il modo migliore per onorare il compagno Agostino Valia sarà quello di continuare a battersi per le idee e per i valori a cui lui credeva. Mille saranno invece le ragioni per ricordare l’amico.

Grazie, Agostino per l’amicizia che ci hai donato e per tutto ciò che hai fatto.
Te ne siamo grati e ce ne ricorderemo.
Ciao, Agostino.

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