1 dicembre 2008 - IL MANIFESTO DEL PSE PER ELEZIONI EUROPEE DEL 2009

01 dicembre 2008

Prima le persone
Una nuova direzione per l’Europa
Gli elettori d’Europa dovranno affrontare una scelta politica determinante per queste elezioni europee.
In questo periodo le persone in tutta Europa stanno affrontando sfide senza precedenti - una recessione economica e una crescente disoccupazione a causa della crisi finanziaria globale, gli aumenti dei prezzi alimentari e dei carburanti, l’abbassamento del potere d’acquisto e l’aumento del rischio di povertà, i cambiamenti climatici, le minacce alla sicurezza, dal terrorismo al crimine – è una scelta tra partiti politici con idee molto diverse per il futuro dell’Unione Europea.
È una scelta tra la nostra visione di un’Europa di progresso nella quale i cittadini, gli Stati membri e le istituzioni lavorino assieme per rivolgersi ai problemi di maggiore interesse per i cittadini europei; o un’Europa conservatrice nella quale il futuro dei nostri paesi e della gente è lasciato nelle mani del mercato.
Il Partito dei Socialisti Europei è impegnato per creare una società più giusta, più sicura, affrontando le sfide che noi tutti abbiamo di fronte mettendo in primo piano le persone. Nel mondo di oggi, sempre più interconnesso, nessun paese è in grado di risolvere problemi globali agendo da solo. La crisi finanziaria e la crisi economica che ne è conseguita stanno dimostrando chiaramente che gli eventi in una parte del mondo possono avere un impatto devastante che arriva fino alla soglia di casa nostra.
Un azione concertata europea è vitale per affrontare la crisi finanziaria. Gli oppositori reazionari dell’Unione Europea avrebbero lasciato i nostri paesi più deboli, combattendo una crisi globale senza partner o istituzioni per sviluppare una risposta coordinata. Per noi l’Unione Europea è il collegamento vitale nell’era della globalizzazione. Pone i nostri paesi in una posizione più forte per risolvere problemi globali che hanno un impatto locale. Abbiamo bisogno di una cooperazione in Europa più attiva per affrontare le nostre sfide comuni e migliorare la vita delle persone. L’entrata in vigore del trattato di Lisbona, sottoposto a ratifica da tutti gli Stati membri, renderà l’Europa più capace di
fronteggiare le sfide comuni in modo democratico, trasparente ed efficace.
Sono passati trent’anni dalle prime elezioni dirette del Parlamento Europeo, che occupa un ruolo chiave nella realizzazione della nostra visione di un’Unione Europea che mette le persone in primo piano. Il Partito dei Socialisti Europei è la vostra voce che promuove i vostri interessi e supporta le vostre cause. Ci impegniamo a:
1. Rilanciare l’economia e prevenire la crisi finanziaria
2. Nuova Europa sociale – dare alle persone un trattamento più giusto
3. Trasformare l’Europa in una forza di punta globale contro i cambiamenti climatici
4. Lottare per l’uguaglianza di genere in Europa
5. Sviluppare una efficace politica sull’immigrazione in Europa
6. Valorizzare il ruolo dell’Europa come partner per la pace,sicurezza, sviluppo
I partiti progressisti, di sinistra e centrosinistra, che sono al governo a livello regionale o nazionale, stanno già facendo la differenza per la vita delle persone. Laddove la sinistra è al potere, possiamo avere prova di cosa riescono ad ottenere i socialisti e i socialdemocatici. Negli ultimi cinque anni i conservatori hanno avuto in Europa la maggioranza – nella maggior parte degli Stati membri e delle istituzioni dell’Unione Europea. Cosa hanno fatto? Sono riusciti a fronteggiare la crisi finanziaria? Si sono dedicati all’aumento dei prezzi alimentari e dell’energia? Hanno combattuto la povertà e la disuguaglianza? È la società oggi più giusta di cinque anni fa? Hanno supportato le nostre iniziative per dare più e migliori opportunità di lavoro? Loro hanno seguito il mercato. Noi seguiamo le nostre convinzioni. I conservatori parlano spesso di crisi sociale ed economica come se fossero avvenimenti inevitabili, una legge della natura. Ma non sono affatto inevitabili. È una questione di scelte politiche. Così come viviamo in un periodo di cambiamento e rischio globale, viviamo anche in un periodo di enorme opportunità. Dobbiamo promuovere una miglior cooperazione in Europa per gestire la globalizzazione per il beneficio di tutti. Loro dicono di adattarsi al mercato. Noi diciamo di dare forma al futuro. Abbiamo bisogno di una forte maggioranza progressista in Europa perchè introduca le riforme progressiste che sono essenziali per il futuro benessere dei cittadini e della
società Europee nell’insieme. Queste sono vitali per allentare le pressioni sulla gente di tutta l’Unione Europea che affronta una lotta quotidiana per arrivare alla fine del mese a causa della recessione economica; dell’aumento dei costi della vita, della disoccupazione, con almeno 17 milioni di persone in Europa che già non hanno lavoro e molti altri lavori precari che saranno i primi ad essere colpiti dalla crescita lenta; il sempre presente rischio dell’esproprio degli appartamenti; e l’inuguaglianza sociale, con quasi 78 milioni di persone – molti dei quali bambini – che vivono sotto la soglia o a rischio di povertà. La crisi finanziaria globale ha messo in luce la debolezza di un mercato non soggetto a regole. Sono tempi molto difficili per l’economia globale. Gli anni passati hanno visto due shock senza precedenti – il peggior tracollo finanziario dagli anni ’30 e un record nell’aumento dei prezzi dell’energia e delle derrate alimentari. Abbiamo bisogno di una cooperazione attiva in Europa e globalmente di un’azione coordinata per affrontare i problemi nei sistemi finanziari nazionali ed internazionali; C’è bisogno di un’azione fattiva per trasformare l’economia – attraverso investimenti nelle priorità chiave – per assicurare un futuro prospero e sostenibile per tutti in Europa.
I conservatori hanno perseguito una politica di cieca fede nel mercato – servendo gli interessi di pochi più che quella della moltitudine dei cittadini – e vediamo adesso i danni che possono creare mercati regolati in malo modo. Ma noi sappiamo cosa possiamo fare per questo problema. Possiamo rilanciare l’economia dell’Europa e creare una società più giusta e più sicura per tutti nella nuova Europa sociale. Il nostro programma generale di riforme progressiste che ha il fine di trasformare la
cooperazione Europea – basata sui nostri valori di uguaglianza, democrazia, dignità umana, solidarietà, libertà e giustizia – può compiere il cambiamento di cui i cittadini europei hanno così disperatamente bisogno.
Noi socialisti, socialedemocratici e democratici progressisti condividiamo valori comuni e una visione comune. Lavoreremo insieme per una Europa più giusta , sicura e attenta all’ambiente. Insieme siamo la forza per il cambiamento.
Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone .
Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa in una nuova direzione.

Le sfide
L’Europa è una delle regioni più ricche del mondo. Alcuni sostengono che non siamo più in grado di permetterci standard sociali alti, ma l’Europa è il più grande mercato economico comune e il più grande mercato di manodopera al mondo e abbiamo la capacità di assicurare ciò che serve alle persone, ai lavoratori e all’economia. Tutti i cittadini europei dovrebbero avere un lavoro rispettabile e qualificato che li renda capaci di condurre una vita dignitosa. Dobbiamo agire per fare in modo che le aziende crescano, e che investano maggiori e sempre migliori posti di lavoro e nuove tecnologie.
Al contrario dei conservatori, rigettiamo la nozione che la disoccupazione e i sindacati siano fattori di costo che possono essere trascurati e smantellati il prima possibile. Al contrario, essi sono vitali per il nostro successo economico, poiché contribuiscono nel motivare i lavoratori, aumentando la qualità del lavoro, promuovendo l’armonia sociale e allevano la partecipazione della forza lavoro all’interno del processo decisionale dell’azienda. I conservatori dichiarano che la globalizzazione rende necessario per le persone di lavorare di più e più a lungo. Noi progressisti sappiamo che nella globalizzazione ciò non è inevitabile – solo la cattiva politica lo rende tale. Non si tratta di lavorare di più, ma in modo più intelligente.
La crisi finanziaria globale e la recessione economica hanno colpito duramente la gente. La crisi finanziaria ha mostrato che mercati globali mal regolamentati possono avere un impatto diretto sulle loro vite: La più grande disparità tra le paghe dei dirigenti e quelle e quelle dei lavoratori, e il rischio crescente delle persone di perdere il loro lavoro o la loro casa. Dobbiamo agire per aiutare a rimettersi in piedi quelli che sono stati colpiti duramente dalla crisi. E dobbiamo prevenire crisi economiche future stabilendo regole più adeguate per tutti gli attori finanziari. Questa crisi segna la fine dell’era conservatrice dei mercati mal regolati. I conservatori credono nella società del mercato e lasciano che
il ricco diventi più ricco, a discapito di tutti gli altri. Noi crediamo in un’economia di mercato sociale che renda tutti capaci, nella società, di prendere le migliori opportunità che la globalizzazione offre. Noi crediamo nella solidarietà tra generazioni, non nell’individualismo della destra.
I cambiamenti climatici sono la più grande minaccia a lungo termine che il mondo si trova a dover affrontare. È un problema globale che richiede una soluzione globale. I conservatori parlano di cambiamento climatico, ma noi crediamo che sia meglio fare che non parlarne soltanto. Vogliamo una azione realistica e concreta per proteggere l’ambiente, e per trasformare la nostra economia attraverso una crescita di posti di lavoro che seguano criteri nuovi, verdi e responsabili.
L’energia è adesso per l’Europa una fondamentale questione di sicurezza. Già importiamo il 50% della nostra energia, e potremmo salire al 70% entro il 2030. Dobbiamo lavorare insieme in Europa per aumentare la nostra indipendenza energetica attraverso lo sviluppo in Europa di fonti energetiche rispettose dell’ambiente. I conservatori come al solito pensano agli affari, lasciando questo compito al mercato. Alcuni conservatori addirittura negano l’esistenza del cambiamento climatico e ignorando perfino schiaccianti prove scientifiche e comportandosi in modo irresponsabile di fornte alla serietà di questa minaccia al nostro pianeta e alle persone. Ci impegniamo per trasformare l’Europa nella forza globale e di punta per i cambiamenti climatici.
L’Unione Europea sta compiendo degli sforzi per gestire l’immigrazione, ma abbiamo bisogno di fare di più e meglio. L’immigrazione ci ha portato innegabili benefici, contribuito al nostro benessere e alla nostra prosperità. Per assicurarci di continuare a godere dei benefici di una società diversa, più produttiva e prospera, lavoreremo per fermare l’immigrazione clandestina intorno ai nostri confini e combatteremo il traffico di esseri umani. Gli immigrati in regola devono avere gli stessi diritti e doveri degli altri lavoratori. L’asilo è un diritto umano fondamentale per coloro che stanno fuggendo dalla
persecuzione, per questo motivo garantiremo che un sistema solido e giusto debba proteggere chi è vulnerabile e sfruttato affinché non sia soggetto ad abusi. Il cambiamento climatico provocherà inoltre una nuova migrazione dalle regioni più colpite dalla povertà, alle quali dovremo rivolgerci. Dobbiamo anche rendere gli immigrati in grado di integrarsi per il loro beneficio e per il beneficio delle comunità nelle quali vivono. I conservatori hanno usato la componente della paura. Noi vogliamo risposte umane alle sfide dell’immigrazione legale e illegale. Le minacce alla democrazia e ai diritti dei cittadini non sono sparite. Il terrorismo, il crimine e l’estremismo attraversa i confini europei. Dobbiamo migliorare l’azione europea per prevenire questo svilupparsi di una minaccia alle vite e alla libertà dei
cittadini all’interno dei nostri confini, senza compromettere le libertà fondamentali come la libertà di espressione o di protezione dei propri dati personali. L’Unione Europea deve anche agire al di fuori dei propri confini per promuovere la pace e lo sviluppo. Questo aumenterà la nostra sicurezza mentre darà beneficio alle persone nei paesi più poveri. Agendo insieme nell’Europa, gli Stati membri renderanno più forte la propria voce e l’influenza negli affari mondiali. I conservatori parlano di questi principi di democrazia, di diritti dei cittadini, sicurezza e sviluppo. Noi metteremo tutti il nostro impegno nel renderli realtà.
Siamo più forti lavorando insieme in Europa perchè:
•Condividiamo la più grande economia al mondo – e possiamo quindi creare più e migliori posti di lavoro e ridurre la povertà commerciando gli uni con gli altri sulla base degli standard comuni;
•Le sfide ambientali non si fermano ai confini nazionali, possiamo perciò combattere il cambiamento climatico e i suoi effetti solo se lavoriamo insieme per lo stesso obiettivo;
•Possiamo promuovere solidarietà e coesione, capisaldi del progetto europeo dal quale tutti ci guadagnamo. La libera mobilità del lavoro dovrebbe tenere conto di tutti i lavoratori con più libertà e opportunità, beneficiando delle economie di quei paesi nei quali questi lavoratori si sono stabiliti, ed evitando la fuga di cervelli dalle regioni meno povere. Ma non dovrebbe mai portare a standard sociali ridotti o tagli dei salari destinati per dare a uno Stato membro un vantaggio competitivo
sugli altri a spese dei lavoratori;
•Le nostra forze di polizia e autorità giuridiche possono cooperare per combattere il crimine e il terrorismo.
Noi vogliamo una Europa forte e progressista . Il manifesto della nostra gente per un’Europa progressista pone le politiche di cui abbiamo bisogno per realizzarla, e tra s forma le sfide che abbiamo di fronte in progresso per tutti. Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone . Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa in una nuova direzione .

Le proposte
1. Rilanciare l’economi a e prevenire nuove crisi finanzi arie
La crisi economica e finanziaria globale sta colpendo duramente le nostre economie e la gente di tutta Europa. Le paghe reali e il potere d’acquisto delle persone sono stati messi a repentaglio. Noi non staremo fermi a guardare passivamente questi sviluppi. L’Euro ha giocato un ruolo molto efficace nel proteggere le economie europee nel contesto della crisi finanziaria globale. Adesso deve essere fatto di più e simultaneamente per riformare i mercati finanziari, per neutralizzare la recessione e
rilanciare l’economia per creare nuova crescita e posti di lavoro.
Sta anche crescendo la minaccia di un catastrofico cambiamento climatico: se non interveniamo adesso, nel futuro potrebbe le nostre vite potrebbero essere danneggiate direttamente. Siamo convinti che la lotta al cambiamento climatico possa trasformare l’economia europea e possa creare nuova crescita e posti di lavoro e prosperità per tutti in Europa in un’ottica nuova, verde e responsabile. Siamo fermamente convinti che i principi di sviluppo sostenibile, basati sulle politiche economiche, sociali e ambientali di reciproco rinforzo. L’Unione Europea è il più grande mercato economico e del lavoro del mondo. Lavorando insieme, saremo in una posizione più forte per rilanciare l’economia attraverso il nostro piano di crescita e lavoro verde e intelligente. I sindacati e i lavoratori hanno un ruolo importante nel contribuire alla realizzazione della crescita verde e responsabile in tutta
Europa. Le persone dovrebbero essere aiutate attraverso questa trasformazione delle nostre economie. È un imperativo che i nostri cittadini – di tutte le età – abbiano l’opportunità di ampliare le proprie capacità, trovare posti di lavoro nuovi e migliori così come che siano messi in condizione di studiare all’estero. Noi crediamo che questa azione a livello locale, regionale, nazionale ed europeo dovrebbe essere finalizzata a supportare le persone attraverso una transizione e apertura a opportunità nuove e migliori.
Il budget europeo dovrebbe essere riconvertito sulla crescita verde e responsabile e in previsione delle sfide future. Poiché è un budget di solidarietà, dovrebbe servire a migliorare gli standard di vita e favorire la coesione sociale e la crescita attraverso tutta l’Europa così come convergenza al supporto delle regioni dell’Unione Europea meno sviluppate, così come per i nuovi Stati membri.
Riformare i mercati finanziari a servizio dell’economi a reale, dei posti di lavoro e della crescita.
Il tumulto nei mercati finanziari ha rivelato la vera importanza della cooperazione europea nel prevenire il collasso del sistema bancario e nello stabilizzare i mercati. L’azione coordinata in UE ha aiutato a proteggere i risparmi delle persone, le pensioni e gli immobili. Ma la crisi finanziaria ha rivelato errori profondamente radicati nel sistema di mercato che bisogna affrontare per prevenire che una crisi del genere possa avvenire di nuovo. Tutti gli attori finanziari dovrebbero avere chiare le responsabilità quando operano nei nostri paesi. In futuro vogliamo assicurare che i mercati finanziari servano l’economia reale, il lavoro, e la crescita.
1. Sulle basi dei discorsi che già hanno preso luogo nell’UE proponiamo di riformare i mercati finanziari a livello globale. Le norme dovrebbero riguardare tutti gli attori finanziari. Abbiamo bisogno di nuovi standard per la trasparenza e per la comunicazione di notizie. Dovrebbero esserci requisiti di capitale obbligatori per tutti gli attori finanziari e limiti sull’eccessivo indebitamento e i “bad loans” al fine di prevenire l’eccessivo rischio e debito. C’è bisogno di limitazioni sulle paghe e sui bonus degli alti esecutivi, e in particolare in modo che i compensi riflettano le perdite così come i profitti. Dobbiamo garantire che i lavoratori abbiano pieno diritto all’informazione e alla consultazione durante eventuali rilevamenti e che i dipendenti sappiano dove e come vengono investiti i soldi per il destinati alla loro pensione. Il sistema europeo di supervisione deve inoltre essere ulteriormente migliorato. Gli istituti finanziari devono dichiarare tutti i rischi nei loro fogli di bilancio. Le dannose cessioni a breve termine hanno peggiorato la crisi e dovrebbero essere moderate da autorità normative. Hedge funds e Private
Equity devono essere monitorati e regolati in modo più efficace. Gli argomenti chiave sono nelle obbligazioni, perchè siano rese pubbliche azioni e strutture normative, con regole più rigorose per informare gli investitori sui rischi, sulla limitazione dell’eccessivo finanziamento del debito e le restrizioni sugli investimenti.
2. Proponiamo di mettere fine ai paradisi fiscali, alle truffe di elusione ed evasione fiscale, e di aumentare la lotta contro il riciclaggio di denaro sia nell’Unione Europea che globalmente così che tutti gli attori del mercato paghino la loro giusta quota di tasse nei paesi nei quali operano.
3. Proponiamo di lavorare con tutti i nostri partner globali riguardo alla riforma dell’architettura della finanza mondiale con lo scopo di prevenire il ricorrere di crisi finanziarie e di mettere il potere delle istituzioni finanziarie soggetto all’esame democratico.
Una strategia europea per crescita e lavoro verde e consapevole:
Proponiamo una strategia europea per la crescita e lavoro verde e consapevole che creerà 10 nuovi milioni di posti di lavoro entro il 2020 – con due milioni solo nel settore delle energie rinnovabili – e che aiuteranno a fare dell’Europa la punta mondiale nell’innovazione, nelle nuove tecnologie e nei prodotti a carattere ambientale. Questo sulle basi della già esistente strategia comunitaria di Lisbona, affinché l’Europa, all’interno della più dinamica e competitiva economia della conoscenza al mondo, sia capace di crescita economica sostenibile con sempre più e migliori posti di lavoro e una grande coesione sociale. Nell’UE tutti i livelli di governo possono lavorare insieme per stimolare la crescita verde e consapevole, in particolar modo attraverso riforme strutturali e politiche fiscali. I progetti di investimento fondati dall’UE dovrebbero essere resi rapidamente effettivi per raggiungere questi obiettivi. Le proposte seguenti sono il centro della nostra strategia:
4. Trasformare i trasporti in Europa nei più efficienti, economici e ‘puliti’, sia per la gente che per gli affari. Ciò include la costruzione di una rete di ferrovie ad alta velocità che siano competitive ed economiche e che colleghino le maggiori capitali e regioni europee, rendendo semplice il passaggio dalla ferrovia ad altri tipi di trasporto; creare uno spazio aereo integrato per ridurre i tempi di volo, permettendo agli aerei di percorrere tratte più dirette; rendere più puliti i trasporti via mare e nelle acque interne, più efficienti e sicuri per i lavoratori e i passeggeri; trasformare i nostri sistemi di trasporto cittadino. I sindaci socialdemocratici stanno aprendo la strada con il loro manifesto di Mobilità Urbana del 2008: nuovi schemi per risparmiare tempo e costi e ridurre l’inquinamento. Proponiamo che sia la cooperazione europea a diffondere queste buone pratiche e a promuovere la mobilità urbana in tutta l’Europa, continuando a impegnarci per migliorare la sicurezza su tutti i tipi di
trasporto.
5. Proponiamo una iniziativa europea per espandere l’energia e le infrastrutture della banda larga allo scopo di una modernizzazione economica. Piattaforme a energia eolica, per esempio, hanno bisogno di una rete che travalichi i confini nazionali. Lo sviluppo di aree rurali dipende dall’accesso alla banda larga in ogni angolo d’Europa. Investimenti multimiliardari nello sviluppo delle reti sono necessari in tutta l’Europa. La Banca Europea per gli Investimenti è già coinvolta nel finanziamento dell’energia così come nelle infrastrutture delle telecomunicazioni e potrebbe aumentare il suo coinvolgimento. Dovrebbe anche essere considerato l’uso dei Fondi Strutturali Europei.
6. L’efficienza energetica è uno dei modi migliori per far abbassare le bollette dei cittadini e creare nuovi posti di lavoro, per esempio nel settore della costruzione degli isolanti. Proponiamo una cooperazione attiva tra l’UE, i governi, le autorità regionali e locali per aiutare i cittadini a risparmiare con l’aumento dei prezzi dei carburanti e riducendo il loro consumo energetico, fondando il miglioramento di efficienza energetica direttamente nelle case, e garantendo che i prezzi delle compagnie energetiche e le politiche per i clienti siano eque e responsabili.
7. Aumento sostanziale degli investimenti nella ricerca, sviluppo e innovazione sono essenziali per una crescita verde e consapevole e per una prosperità a lungo termine. Attualmente, gli Stati Uniti spendono una volta e mezzo in più rispetto all’Europa tutta insieme. L’Europa deve guadagnare terreno e diventare protagonista.
8. Proponiamo il Patto Europeo per il Futuro dell’Occupazione. Tutti i programmi europei dovrebbero essere esaminati per vedere quante opportunità di occupazione possono essere salvaguardate e create. I progetti di investimento fondati dall’UE dovrebbero essere messi in atto rapidamente. Il vantaggio dovrebbe essere preso dalle possibilità offerte dal Fondo Sociale Europeo per integrare la disoccupazione nel mercato del lavoro e per i tirocini. In una economia globale gli investimenti in educazione sono fondamentali per la crescita e per la creazione di posti di lavoro pagati meglio e di miglior qualità. Proponiamo di stabilire un Programma per l’accrescimento di competenze, finanziato con l’attuale budget dell’UE, per fare formare lavoratori in tutta Europa, per, tra le altre cose, i lavori ‘verdi’ del futuro, come quelli nel settore delle energie rinnovabili. Lavoreremo anche su un accesso pieno ed eguale all’istruzione permanente, con speciale attenzione per l’educazione della ‘seconda possibilità e formazione per coloro che non hanno completato la loro educazione formale. Ciò può essere sostenuto dalle politiche europee, nazionali e regionali. Proponiamo di espandere i finanziamenti, all’interno del budget europeo, per gli scambi a fini educativi e formativi, tra i quali apprendistati e gente più anziana, costruiti sul successo del programma ERASMUS, e dando a più giovani possibile l’accesso ad un corso di studi all’estero. La mobilità dovrebbe essere la regola non l’eccezione. Ogni giovane dovrebbe avere la possibilità di usufruirne.
9. il Mercato Interno dell’UE dovrebbe essere completato – e l’eccessiva burocrazia intorno agli affari ridotta – per generare più commercio e posti di lavoro europei, basati su alti standard sociali ed ambientali. La piccola e media impresa (PMI) è la spina dorsale dell’economia europea e la più grande fonte di posti di lavoro. Va semplificato lo schema legale delle PMI attraverso uno statuto per le Compagnie Private Europee, con un accesso più semplice al Mercato Interno, e alle risorse finanziarie e di innovazione. La base di capitale e i volumi di credito della Banca Europea per gli
Investimenti e della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo dovrebbero essere aumentati e semplificati i finanziamenti di credito per le PMI.
10. La Banca Centrale Europea deve incoraggiare la crescita e l’occupazione mantenendo stabilità dei prezzi.
Garantire dalla trasformazione economica benefici ai lavoratori e alle aziende:
11. Proponiamo di supportare le attività commerciali per anticipare i cambiamenti causati dal cambiamento climatico e dall’avanzamento tecnologico – salvaguardando così i posti di lavoro esistenti e creandone di nuovi – così come l’aiuto per i lavoratori a riqualificarsi se perdono il loro lavoro a causa di questi cambiamenti. In particolare, ciò può essere realizzato con il Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione. Promuoveremo il dialogo tra i lavoratori d’Europa per garantire che essi siano all’altezza delle loro responsabilità nell’anticipare il cambiamento nel riabilitare la loro forza lavoro.
12. Promuoveremo la creazione di posti di lavoro assicurando che le attività commerciali abbiano accesso al credito da investire e crescere, per esempio attraverso la Banca di Investimento Europea. Supporteremo inoltre lo sviluppo dell’economia sociale in Europa, che attualmente impiega oltre 5 milioni di persone in cooperative ad esempio introducendo uno statuto Europeo per le associazioni, le mutue e le fondazioni.
Un nuovo programma europeo di riforma progressista è essenziale per estendere le opportunità della globalizzazione a tutti i cittadini e fare la differenza nella vita delle persone .
Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone . Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa in una nuova direzione .
2. Nuova Europa sociale – dare alle persone un trattamento più equo
Non importa chi siamo o dove siamo nati, le persone in Europa condividono gli stessi valori di base sul tipo di società che vogliono e nella quale vogliono vivere: in una Europa più sicura, con alti standard di vita, con un lavoro rispettabile e stabile, in un ambiente sicuro e pulito. Le ineguaglianze esistenti e le nuove sfide globali stanno mettendo nuove pressioni sulle persone e stanno creando il rischio di differenze nelle nostre società: tra i bambini delle famiglie povere e ricche; tra i lavori ben pagati e quelli precari, di bassa qualità; tra i poco e gli altamente qualificati; tra quelli che hanno e non hanno accesso a internet; tra gli immigrati e i nati in Europa, tra le donne e gli uomini. Possiamo fronteggiare queste ineguaglianze concentrandoci sulla cooperazione europea per migliorare la vita dei cittadini di tutta Europa. Dobbiamo promuovere politiche migliori per proteggere le persone più vulnerabili durante la recessione economica. Vogliamo costruire una nuova Europa sociale insieme con partner sociali, lavorando a stretto contatto con i sindacati, che condividono il nostro impegno nel
mettere le persone prima di tutto. Pensiamo che la democrazia e i diritti dei cittadini nell’Unione Europea sia cruciale per garantire un trattamento più equo per le persone. La cittadinanza dovrebbe essere inclusiva, basata su diritti e responsabilità, come parte di un futuro condiviso nel nostro
continente. Vogliamo che tutti coloro i quali vivono e lavorano in Europa possano partecipare nel decidere il loro futuro. Crediamo che le nuove generazioni vadano rinforzate, incoraggiando la partecipazione politica e sociale. Siamo molto attenti ai punti di vista dei giovani europei, non meno dei problemi nel costruire una nuova Europa sociale, aumentando il dialogo interculturale, il cambiamento climatico, il ruolo dell’Europa nel mondo e nella globalizzazione. Crediamo nelle consultazioni e nella partecipazione democratica attiva, così come abbiamo dimostrato consultando il
pubblico sulle priorità per questo manifesto.
L’UE è fondata sui diritti umani, la non discriminazione e il rispetto per tutti. Vediamo la diversità nelle sue più diverse forme – culturali, linguistiche e religiose - come uno dei più grandi beni che l’Europa ha. L’economia europea ha inoltre portato molti benefici ai consumatori. Continueremo a batterci per i diritti dei consumatori in Europa seguendo il nostro successo nell’assicurare cibo e oggetti più sicuri, viaggi e telefonate più convenienti. Aumentando il diritto e la protezione dei consumatori, possiamo aiutare a costruire un’Europa più sicura ed equa per i nostri cittadini.
Garantire un trattamento più equo per le persone :
13. Proponiamo di cercare un accordo per un Patto Europeo per il Progresso Sociale, proponendo obiettivi e standard per le politiche nazionali e sociali, di salute ed educazione per contribuire alla lotta contro la povertà e l’ineguaglianza così come lo sviluppo sociale ed economico dell’UE. Noi richiediamo benefici di welfare sociale basati sul bisogno per tutti quelli che sono in pensione, disoccupati e incapaci di lavorare in tutti gli Stati europei, per garantire una vita di dignità.
14. Proponiamo di includere la condizione di progresso sociale in ogni parte della legislazione europea e di tenere conto della valutazione dell’impatto ambientale durante il processo di legiferazione Europea. Il processo di liberalizzazione deve essere messo al vaglio. Proponiamo che l’UE porti avanti una verifica sociale delle sue politiche ambientali ed energetiche per sviluppare misure che prevengano queste politiche dal colpire duramente le categorie più a rischio.
15. Proponiamo che venga stabilito uno schema europeo per il pubblico servizio, che garantisca accesso uguale e universale per i cittadini, la qualità, l’autonomia locale e la trasparenza nei servizi pubblici come definiti a livello nazionale, così che la competizione a livello europeo e le regole
economiche non corrano contro i diritti dei cittadini. I criteri sociali ed ambientali per raggiungere contratti pubblici a livello europeo dovrebbero essere estesi e rinforzati.
16. Proponiamo un patto europeo sui salari, garantendo che la paga si equivalga al lavoro svolto e stabilisca il bisogno di un salario minimo ragionevole in tutti gli Stati membri, in accordo sia con la legge che con il contratto collettivo di lavoro da applicare sia ai cittadini lavoratori che a quelli immigrati.
17. Intendiamo porre un limite alla fuga dei cervelli attraverso la migrazione di professionisti altamente qualificati e di lavoratori specializzati all’interno dell’Europa e da paesi terzi in Europa.
18. Agiremo in tutti gli Stati membri per promuovere una politica fiscale più equa, che garantirà il finanziamento dello stato sociale in Europa.
19. Intendiamo prevenire lo sfruttamento dei lavoratori e rinforzeremo i loro diritti per il contratto collettivo di lavoro. I recenti giudizi della Corte Europea hanno creato incertezze sui diritti dei lavoratori e sulla contrattazione collettiva. Insieme con i partner sociali esamineremo l’impatto dei casi Viking, Laval ed altri al fine di assicurare che tali diritti non siano messi a repentaglio. È essenziale una riesamina della Direttiva UE sulla mobilità dei lavoratori. Per incoraggiare il contratto collettivo di lavoro a livello europeo vogliamo creare una base legale per la contrattazione collettiva oltreconfine.
In aggiunta, lavoreremo per promuovere tempi di lavoro ragionevoli, insieme a standard di salute e sicurezza, e un giusto equilibrio tra vita personale e lavorativa.
20. Proponiamo di rinforzare i diritti dei lavoratori all’informazione e alla consultazione. La partecipazione dei lavoratori a livello europeo e globale è un argomento chiave per il futuro – un elemento vitale per un’Europa più sociale e precondizione per un lavoro rispettabile. Cercheremo di aumentare la partecipazione nei processi decisionali economici a livello europeo. A questo scopo, i diritti dei lavoratori all’informazione e alla consultazione devono essere ancorati alle direttive aziendali usando il modello della Società Europea (SE) e devono essere estesi i diritti del Comitato Aziendale
Europeo. Vogliamo generare un dialogo sociale tra sindacati e lavoratori a livello Europeo ed estenderlo a più settori.
21. Proponiamo di sviluppare una strategia a livello di Unione Europea sui diritti dei bambini per sradicare la povertà e garantire l’accesso all’educazione, inclusa l’educazione prescolare.
22. Proponiamo che si stabilisca una Carta Europea per i Tirocini, per dare ai giovani che stanno cercando esperienze lavorative migliori diritti che garantiscano benefici già dall’inizio fino alla loro collocazione lavorativa.
23. Proponiamo il rinforzamento dei diritti individuali e collettivi dei consumatori garantendone la corretta applicazione dell’Unione Europea.
24. Proponiamo la programmazione a livello Europeo per l’assistenza agli anziani, modellata su quella all’infanzia, alla luce dell’invecchiamento della nostra popolazione e il bisogno di raggiungere gli obiettivi della piena occupazione e dell’uguaglianza di genere.
Proteggerei diritti dei cittadini:
25. Garantiremo che la democrazia, la trasparenza e la responsabilità siano pietre miliari di tutte le riforme delle istituzioni europee. Ad esempio, proponiamo di rinforzare la trasparenza obbligando i lobbisti e le agenzie di lobby a registrarsi, così come i loro clienti e le loro attività, includendo tutti i
contatti con rappresentanti eletti, così come impiegati statali o dirigenti.
26. Siamo impegnati a garantire che la legislazione dell’UE rispetti i diritti dei cittadini come è dichiarato nella Convenzione Europea sui Diritti Umani e nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. Rinforzeremo la legislazione antidiscriminazione per garantire eguali trattamenti sulla base del genere, razza, disabilità, età, orientamento sessuale e religione o credo.
27. Proponiamo che vengano garantiti eguali trattamenti per tutti i cittadini dell’UE, senza discriminazioni, quando questi si spostano nell’Unione trasferendo in tutti i paesi dell’UE i propri riconoscimenti di matrimonio o associazione e i diritti di paternità riconosciuti legalmente in uno degli Stati membri.
28. Promuoviamo un ruolo maggiore alle regioni e alle autorità locali negli affari europei, riflettendo il loro ruolo di crescita nel mettere in atto le politiche europee e la promozione di discussione sulle questioni europee a livello subnazionale. Supportiamo il riconoscimento e l’incoraggiamento a una
diversità europea linguistica e culturale, come une delle sue più ricche risorse a come chiave della sua identità.
Un programma di riforme per una nuova Europa progressista è essenziale per costruire una nuova Europa sociale, dando alle persone un trattamento più equo. Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone, Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa in una nuova direzione.
3. Trasformare l’Europa nella forza globale di punta contro il cambiamento climatico.
Dobbiamo affrontare adesso il cambiamento climatico per il bene dei nostri figli e dei nostri nipoti. Entrare in azione ora consentirà all’Europa di prendere la guida mondiale nello sviluppo di nuove tecnologie ambientali e di ridurre il rischio di una futura perdita di prosperità a causa del cambiamento climatico. Non fare niente metterà a rischio la vita sul pianeta. L’Europa deve quindi interrompere la sua dipendenza dal petrolio e dal carbone e mettersi alla guida perchè si raggiunga un nuovo accordo mondiale sul clima per il periodo successivo al 2012 seguendo i dettami del trattato di Kyoto.
Condurre con successo una negoziazione internazionale per un accordo globale sul clima:
29. L’UE dovrebbe mettersi alla guida di negoziati internazionali per ottenere un accordo al summit delle Nazioni Unite alla fine del 2009 il cui obiettivo è di ridurre le emissioni globali del 30% entro il 2020. Tutte le economie sviluppate ed emergenti, tra le quali gli USA, la Cina e L’india, dovrebbero
firmare l’accordo. Siamo impegnati in un approccio globale basato sulla solidarietà, e con a guida i paesi sviluppati.
30. Proponiamo di aumentare il supporto dell’UE per i paesi in via di sviluppo affinché combattano e si adattino al cambiamento climatico. L’UE dovrebbe garantire trasferimenti di tecnologie per assicurare che questi Stati possano combattere la povertà e crescere economicamente senza peggiorare la
situazione del riscaldamento globale. Inoltre, dobbiamo garantire che le politiche europee non conducano a più alte emissioni di gas serra in paesi terzi, evitando che le industrie ad elevato consumo si spostino in altre parti del mondo dove i requisiti sul cambiamento climatico sono meno stretti.
31. Partendo dalle iniziative prese dai governi socialdemocratici d’Europa, L’UE dovrebbe fare da guida nello stabilire un forum sull’energia globale e sullo sviluppo, mettendo insieme tutte le nazioni del mondo per definire una visione a lungo termine per l’energia e lo sviluppo sostenibile del pianeta.
Dare il buon esempio – una politica più ambiziosa sull’energia e sul clima in Europa
32. Proponiamo di introdurre una direttiva esauriente sul clima nell’UE che possa fornire obiettivi e azioni in tutti quei settori non ancora contemplati dalla legge esistente – energia, agricoltura, cibo, costruzioni e trasporti – combinati insieme affinché l’Unione raggiunga i suoi obiettivi complessivi
sulle emissioni. Tutto il resto della legislazione sul clima dovrebbe anche essere adottata per ottenere l’obiettivo di riduzione del 30% delle emissioni. Per ottenere in modo efficiente la riduzione delle emissioni c’è bisogno di agire in ogni diverso settore.
33. Proponiamo di sviluppare una Politica Energetica Comune Europea basata sulla sostenibilità, sulla sicurezza energetica e indipendenza, diversità delle fonti energetiche e solidarietà tra gli Stati membri in caso di crisi energetiche. L’UE dovrebbe, per esempio, aumentare l’offerta di energie rinnovabili mettendosi a capo nella costruzione di una Rete per la Trasmissione Elettrica ad Alto Voltaggio perché si possa trasportare energia eolica dal Nordovest dell’Europa ed energia solare dall’Europa del Sud e dal Nordafrica.
34. Supporteremo una Politica Comune sull’Agricoltura che promuoverà lo sviluppo delle vaste zone rurali e darà valore al ruolo fondamentale degli agricoltori, riconoscendo il ruolo dell’agricoltura nel difendere l’ambiente, assicurare qualità del cibo e sicurezza delle scorte, preservare il paesaggio,
e proteggere la salute di piante e animali. I biocarburanti possono aiutare a diminuire la emissioni durante i trasporti, ma non dovrebbe avvenire a spese degli europei e della produzione alimentare mondiale, della protezione dell’ambiente e della biodiversità. La direttiva sui Biocarburanti in UE
dovrebbe essere rivista per garantire il rispetto di questi principi. 35. Sta a ogni Stato membro decidere se usare o no l’energia nucleare. Comunque, vista l’importanza della sicurezza nucleare per tutti i paesi europei, il monitoraggio delle centrali nucleari esistenti e nuove dovrebbe essere coordinato a livello europeo.
Un programma di riforme per una nuova Europa progressista è Essenziale per condurre la battaglia contro il cambiamento climatico. Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone . Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa in una nuova direzione.
4. Lottare per l’uguaglianza di genere in Europa
Significativi passi in avanti sono stati fatti negli anni recenti per il raggiungimento di una autentica uguaglianza tra donne e uomini, specialmente grazie agli sforzi dei socialisti, dei socialdemocratici, dei democratici progressisti in collaborazione con le organizzazioni femministe. Esistono comunque ineguaglianze che persistono: le donne nella media guadagnano ancora il 15% in meno degli uomini per fare lo stesso lavoro; ed è molto più frequente che esse siano disoccupate, scoraggiate dall’entrare nel mercato del lavoro per mancanza di posti di lavoro adeguati, o sottopagati, o di basso livello, o part-time. Milioni di donne al mondo devono ancora affrontare lo sfruttamento e la violazione dei diritti, nelle forme del traffico umano, della violenza domestica e di altri abusi. Ci sono ancora troppe poche donne in politica malgrado abbiano ottenuto il diritto di voto da oltre mezzo secolo; e poche sono quelle candidate per le elezioni in tutta Europa. In alcune parti dell’Europa gli uomini che hanno dei figli hanno a malapena il diritto a ferie per paternità. Le donne si trovano spesso a dover decidere tra avere dei bambini e perseguire la carriera che vogliono. Le famiglie che lavorano trovano difficile tenere in equilibrio le loro responsabilità personali e professionali. Noi possiamo cambiare questo: quei paesi europei che hanno fatto di più per aumentare i diritti e le opportunità delle donne hanno adesso le più alte proporzioni di donne nel mercato del lavoro e i più alti tassi di natalità. Noi abbiamo promosso incessantemente a livello locale, regionale e nazionale la creazione di strutture di assistenza al bambino.
Continueremo a combattere gli stereotipi di genere e crediamo che rinforzare i diritti e le opportunità delle donne porterà significativi benefici economici, sociali e democratici per tutti i cittadini europei.
Rendere l’uguaglianza di genere una realtà per tutti:
36. Proponiamo di creare una Carta Europea per i Diritti delle Donne, per aumentare i diritti e le opportunità delle donne e per promuovere meccanismi per raggiungere l’uguaglianza di genere in tutti gli aspetti della vita sociale, economica e politica.
37. Proponiamo che vengano istituiti dei periodi di congedo per maternità e paternità per i cittadini in tutta Europa.
38. Propaganderemo una uguale rappresentazione politica per donne e uomini in tutti i corpi decisionali a livello europeo. Promuoveremo una Commissione Europea e un Parlamento che rispettino l’uguaglianza di genere e chiederemo la creazione di una Commissione Europea per la Parità di Genere.
39. Lavoreremo per sostenere i genitori in modo che possano gestire le proprie responsabilità sia di genitori e che di carriera. Per sostenere questo progetto proponiamo che gli Stati membri raggiungano l’esistente obiettivo di copertura al 33% di strutture di assistenza al bambino in età dagli 0-3 anni e
al 90% per i bambini dai 3 anni all’età scolare, e mirino a traguardi complementari all’UE per quanto riguarda l’assistenza al bambino.
40. Porteremo avanti la battaglia per avvicinare gli stipendi tra i sessi, questione vitale per migliorare gli standard di vita, combattere la povertà e aumentare la crescita economica.
41. Incoraggeremo e supporteremo l’imprenditoria femminile, le donne scienziate e ricercatrici ad allargare le loro opportunità.
42. Garantiremo e promuoveremo i diritti della donne alla salute della propria sessualità e riproduzione in tutta l’UE.
43. Proponiamo di aumentare gli sforzi europei per sradicare il traffico umano e lo sfruttamento sessuale attraverso la cooperazione delle forze giuridiche e di polizia.
44. Proponiamo di incoraggiare e sostenere l’UE e i suoi Stati membri nei loro sforzi per fermare la violenza domestica e relativa al genere, inclusa quella perpetrata ai danni delle donne appartenenti a minoranze etniche, attraverso tutti gli appropriati programmi e fondi dell’UE.
Un programma di riforme per una nuova Europa progressista è essenziale per continuare il lavoro che è stato già fatto come promotori delle iniziative di uguaglianza di genere, un aiuto sia per le donne che per gli uomini.
Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone. Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa un una nuova direzione.
5. Sviluppare una efficace politica sull’immigrazione in Europa
L’immigrazione è una delle sfide chiave che devono affrontare gli Stati membri dell’Unione Europea. I progressisti d’Europa affrontano questo argomento sulle basi dei valori di equità, democrazia, diritti umani e solidarietà. La sfida chiave include la lotta all’immigrazione clandestina e al traffico umano,
garantendo l’asilo politico a coloro che fuggono dalle persecuzioni, mettendo in atto una migrazione giusta e responsabile – basata sui bisogni di forza lavoro dell’Europa e sui diritti degli immigrati – rendendo gli immigrati in grado di integrarsi nelle loro nuove comunità con uguali diritti e responsabilità. Capiamo che le persone siano spaventate dall’immigrazione. Questo è anche il motivo
per cui vogliamo delle riforme. La risposta non è nei ghetti o nella xenofobia, ma delle vere riforme per garantire l’integrazione, combattere l’immigrazione clandestina, il lavoro illegale e il traffico umano, lavorare per creare una vita migliore per persone che provengono dai paesi più poveri al di fuori dell’Europa mentre va prevenuta la fuga di cervelli dai paesi sviluppati.
Gestire l’immigrazione in modo efficace :
45. Proponiamo di stabilire standard comuni per l’immigrazione legale all’interno dell’Unione Europea, basati sulla solidarietà e sulla condivisione di uno stesso fardello, con le competenze pienamente rispettate di Stati membri sull’argomento.
46. Proponiamo che si stabilisca una Carta Europea per l’Integrazione degli immigrati basata su eguali diritti e responsabilità e sul mutuo rispetto, che dovrebbe essere coordinato da vicino con le politiche di amministrazione per l’ammissione degli immigrati. Vogliamo una politica di integrazione che stabilisca un processo continuo per ottenere la cittadinanza inclusiva e rappresentanza, così come diritti e doveri di tutti i cittadini. Attenzione speciale va fatta per l’integrazione delle donne, i giovani e la popolazione dei Rom europei. Proponiamo inoltre di promuovere l’azione a livello appropriato (locale, regionale, nazionale o europeo), così come l’insegnamento della lingua e della cultura, che supporta la piena integrazione degli immigrati nelle loro nuove comunità.
47. Proponiamo di aumentare gli sforzi europei per combattere l’immigrazione clandestina attraverso una Politica di Controllo di Confine Esterno, una cooperazione migliorata per combattere il traffico umano delle reti criminali, e accordi di collaborazione con i paesi terzi, incluse le procedure di riammissione.
48. Siamo impegnati nel rinforzare la cooperazione con gli stati terzi (incluse le procedure di riammissione) con lo scopo di gestire l’immigrazione più efficacemente mentre viene promosso lo sviluppo economico e sociale di questi paesi. Proponiamo di approfondire i meccanismi esistenti e di crearne di nuovi, per rilevare le conseguenze per i paesi in via di sviluppo nella perdita di lavoratori specializzati nei settori chiave a causa della migrazione nell’UE.
49. Sosteniamo l’ulteriore sviluppo di un Sistema Comune di Asilo Europeo, basato su eque regole di asilo per coloro che sono in fuga dalle persecuzioni e sulle leggi internazionali dei diritti umani e sulla condivisione di uno stesso fardello tra gli Stati membri dell’UE.
La cooperazione europea è essenziale per una politica efficace sull’immigrazione. Questa può essere ottenuta soltanto con una maggioranza progressista in Europa.
Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone. Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa in una direzione.
6. Valorizzar e il ruolo dell’Europa come partner per pace , sicurezza e sviluppo
L’UE dovrebbe essere in testa nel promuovere la pace e lo sviluppo sostenibile, sociale ed economico in tutto il mondo, come una pietra miliare per la sicurezza umana. I cittadini ancora devono affrontare le minacce dell’incerto mondo di oggi. Gli Stati membri dell’UE devono lavorare più da vicino per garantire la sicurezza dei nostri paesi e della nostra gente. Crediamo che l’Europa abbia bisogno di una forte voce comune nel mondo, per dare forma ad un futuro migliore per i nostri cittadini e per il pianeta. Dobbiamo lavorare insieme per la pace e per la società, per sradicare la povertà con
solidarietà e con le persone di tutto il mondo. L’Europa è già un attore globale attivo, ma dobbiamo aumentare la nostra influenza e l’impatto coordinando le nostra posizione e parlando il più possibile con una sola voce. Per questo la Politica estera e di sicurezza comune sarebbe un bel passo in avanti. Se falliamo l’UE e i suoi Stati membri diventeranno sempre meno importanti negli affari internazionali. Le istituzioni governative odierne hanno provato di essere incapaci davanti alle nuove sfide globali. Inoltre, bisogna essere a capo nella riforma del governo globale – in collaborazione con la nuova amministrazione democratica negli Stati Uniti – sulla base di una cooperazione rinforzata e un approccio multilaterale. L’UE deve aumentare il suo ruolo nella risoluzione dei conflitti, nel garantire la pace e nello sforzo umanitario nelle zone di crisi, e sviluppare capacità di assistere quei paesi che hanno affrontato crisi civili o ambientali. Dobbiamo rimuovere alla radice la causa dei conflitti e il terrorismo dal mondo. Politiche di sviluppo per la povertà, devono essere mirate ai paesi in via di sviluppo, devono essere innovative e basate sul coinvolgimento delle persone al livello della società civile. In particolare, dovrebbe essere di supporto il ruolo delle donne come motore per lo sviluppo di questi paesi, per esempio estendendo l’accesso al sistema del microcredito.
Promuovere la pace e la sicurezza :
50. Proponiamo che l’Ue debba lavorare sempre di più sulla prevenzione dei conflitti, sulla risoluzione e sulla gestione post crisi all’estero, migliorando le capacità di associazione dei paesi europei e condividendo l’onere delle missioni di pace nelle zone di crisi, all’interno del sistema delle Nazioni
Unite.
51. Proponiamo di rinforzare le forze di polizia, quelle giudiziarie e la cooperazione alla sicurezza nel combattere il traffico di droga, il crimine e il terrorismo. La lotta al terrorismo dovrebbe essere una delle maggiori priorità e c’è bisogno che sia ulteriormente rinforzato come obiettivo dell’UE, all’interno delle regole della legge e senza compromettere le libertà fondamentali. Continueremo a promuovere una politica europea comune in quest’area, includendo una piena applicazione della strategia europea
contro il terrorismo e ad appoggiare i Rappresentanti Speciali dell’UE.
52. Proponiamo che l’UE garantisca di stabilire mezzi consistenti per la prevenzione dei disastri.
53. Proponiamo che l’Europa aumenti gli sforzi per appoggiare il disarmo internazionale, tra questi il rinforzamento degli accordi internazionali sul controllo bellico e sulla non proliferazione, e rendendo il Codice di Condotta Europeo sulle esportazioni belliche più restrittivo e trasparente. Noi vogliamo
un mondo senza armi nucleari.
54. Proponiamo che l’UE promuova attivamente una Alleanza di Civilizzazione attraverso le Nazioni Unite, rinforzando il dialogo e la collaborazione tra persone e culture come motivo per mantenere la pace e la sicurezza nel mondo.
55. Proponiamo che vengano aumentate la cooperazione alla difesa tra Stati membri dell’Unione e le politiche di sicurezza. La nuova iniziativa di difesa europea dovrà essere sviluppata in coordinamento con la NATO
56. Noi sosteniamo la riforma delle Nazioni Unite, in particolar modo il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, così come la revisione del processo decisionale, il mandato e il funzionamento dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, la Banca Mondiale e le banche regionali, e il Fondo Monetario Internazionale. L’assegnazione del diritto di voto nel FMI deve riflettere meglio gli interessi
dei paesi in via di sviluppo, in particolare quelli più poveri.
57. Promuoviamo una moratoria della pena di morte applicata all’interno delle Nazioni Unite.
Promuovere la collaborazione:
58. Riteniamo che il futuro dei Balcani Occidentali sia nell’Europa, la cui stabilità porta prosperità e sicurezza. Accogliamo le discussioni sulla Croazia come possibile membro e supportiamo l’inizio dei negoziati affinché, una volta trovati i criteri, i Balcani Occidentali possano diventare membri. Crediamo
che l’UE debba rispettare i diritti fondamentali di tutte le persone così come debba supportare la natura multiculturale e multireligiosa delle società Europee. Sosteniamo un processo di negoziazione ancora aperto con la Turchia riguardo all’accesso nell’UE, basata su criteri chiari, e sia la Turchia
che l’UE devono soddisfare i loro rispettivi impegni.
59. La stabilità negli stati che circondano l’UE è importante così come l’allargamento. Vogliamo rafforzare la collaborazione con gli stati che circondano l’UE. Proponiamo la creazione di una Unione del Mar Nero e una Associazione Orientale per rinforzare la cooperazione con i nostri vicini a più
a Est. L’UE deve anche tenere un dialogo strutturato con la Russia, su argomenti tra i quali la democrazia, i diritti umani, la sicurezza energetica e una più stretta cooperazione, tra cui la nuova iniziativa regionale per il Mar Baltico.
60. Continueremo a sostenere il rinforzamento delle relazioni con il Mediterraneo. L’Unione per il Mediterraneo è lo strumento chiave nonchè l’ossatura per promuovere la democrazia, lo sviluppo sociale ed economico e i diritti umani. Inoltre vogliamo che l’UE giochi un ruolo attivo nella risoluzione del conflitto in Medio Oriente – con lo scopo di raggiungere una soluzione a due stati tra Israele e la Palestina – non senza sfruttare gli sforzi fatti dalla comunità internazionale.
61. Proponiamo che l’UE sviluppi le sue relazioni con il continente Latino Americano con l’intento di creare una collaborazione reale su tutte le questioni di interesse e sostenga il suo processo di integrazione regionale.
62. Continueremo a costruire una forte collaborazione transatlantica con la nuova guida democratica degli Stati Uniti d’America.
63. L’UE deve approfondire le sue relazioni con la Cina, incoraggiando il miglioramento dei diritti umani, degli standard sociali ed ambientali, accanto a un approfondimento delle relazioni commerciali.
64. Sosteniamo con forza il bisogno di legami più stretti con l’India come un attore globale emergente, basati sul reciproco rispetto e sul dialogo.
65. Lavoreremo per mettere in atto pienamente e consolidare la Strategia Africa-UE per rafforzarne le relazioni, risolvere sfide comuni, concludere Accordi di Collaborazione Economica, e sostenere lo sviluppo a lungo termine dell’Africa.
Sradicare la povertà:
66. Il termine del nuovo Parlamento Europeo 2009-2014 coincide virtualmente con il periodo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Fino ad oggi i progressi sono stati notati principalmente nelle aree ad alta crescita dell’Asia, in particolare la Cina, mentre l’Africa soffre ancora degli effetti dannosi dell’estrema povertà. L’aumento dei prezzi alimentari e dei carburanti stanno anche minando i progressi fatti fino ad ora in molte località. Abbiamo intenzione di usare questo termine parlamentare per riuscire ad ottenere dei risultati entro il 2015. Proponiamo inoltre di mettere lo sviluppo internazionale al centro delle politiche dell’UE sugli aiuti, sul commercio e sulla riforma dell’autorità globale. Forme di finanziamento nuove e innovative sono necessarie in aggiunta per inviare i già esistenti impegni umanitari Europei – in particolare, attribuendo almeno lo 0.7% del Reddito Nazionale Lordo alle politiche di sviluppo – in modo più coordinato, efficiente e mirato. Sosteniamo la cooperazione decentralizzata nelle politiche di sviluppo europee, incluso il contributo che può essere dato dalle autorità locali d’Europa. Appoggiamo la creazione di un Corpo Umanitario Volontario Europeo.
67. L’UE deve sostenere il sistema di commercio multilaterale, per il beneficio dei paesi in via di sviluppo nel Programma di Sviluppo Doha dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, e garantire una distribuzione interna dei benefici dell’apertura al mercato, così come garantire dei migliori
standard sociali e ambientali.
68. Proponiamo di guardare alla crisi alimentare globale lavorando per prevenire ulteriori speculazioni sui prezzi del cibo, e di promuovere la sicurezza alimentare sviluppando una nuova generazione di politiche di aiuto e di produzione agricola.
69. Dobbiamo lavorare per assicurare che tutti gli accordi sul commercio nell’UE includano clausole appropriate sui diritti umani, sociali e ambientali e che tutti gli accordi con i paesi in via di sviluppo – come gli Accordi di Collaborazione Economica – servano come uno strumento reale per lo sviluppo sociale ed economico dei paesi e delle regioni interessate.
70. Lavoreremo per promuovere la diffusione del commercio equo e solidale in Europa. La promozione e l’aumento della consapevolezza delle misure del commercio equo incoraggeranno lo sviluppo sostenibile e aiuteranno a garantire paghe più giuste per quelli che lavorano nei paesi in via di sviluppo, contribuendo a migliorare le vite di milioni di persone in tutto il mondo.
71. Avere un lavoro rispettabile deve diventare un obiettivo globale per il quale devono impegnarsi tutti i paesi e le istituzioni e organizzazioni internazionali. Questo nuovo piano globale deve sostenere gli standard della manodopera così come la promozione di condizioni di lavoro decenti, salari adeguati,
sicurezza sociale e un rinforzato dialogo sociale.
Un nuovo programma europeo di riforma progressista è essenziale per valorizzare il ruolo dell’UE come un partner per la pace, la sicurezza e lo sviluppo, per il bene del nostro futuro sviluppo e sicurezza così come per la solidarietà con gli altri paesi e persone .
Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone. Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa in una nuova direzione .

Dà valore al tuo voto in Europa nel giugno del 2009
In queste elezioni europee, il voto di ogni cittadino farà la differenza. Uomini e donne in tutta Europa dovranno scegliere tra un’Unione Europea progressista nel quale gli Stati membri lavorano insieme per affrontare le sfide che si presentano a noi nell’interesse di tutte le persone d’Europa, contro un’Unione Europea conservatrice che lascia il futuro dei nostri paesi e dei nostri cittadini nelle mani del mercato. Per introdurre la totalità delle riforme progressiste che mettono prima di tutto le persone
e che sono essenziali per assicurare il futuro benessere dei cittadini e della società europea abbiamo bisogno di una forte maggioranza progressista al Parlamento Europeo. I nostri partiti socialisti, socialdemocratici, labouristi e democratici progressisti stanno lavorando per creare questa maggioranza, allo scopo di realizzare il nostro manifesto delle persone – le nostre sei priorità di riforma per un’Europa progressista:
1. Rilanciare l’economia e prevenire la crisi finanziaria
2. Nuova Europa sociale – dare alle persone un trattamento più equo
3. Trasformare l’Europa in una forza di punta globale contro i
cambiamenti climatici
4. Lottare per l’uguaglianza di genere in Europa
5. Sviluppare una efficace politica sull’immigrazione in Europa
6. Valorizzar e il ruolo dell’Europa come partner per la pace ,
sicurezza , sviluppo
Abbiamo ascoltato le persone tenendo tra le nostre priorità una estesa consultazione pubblica. Adesso abbiamo intenzione agire su quello che abbiamo sentito sulle basi delle proposte disposte nel nostro manifesto delle persone. Insieme siamo la forza per il cambiamento, e possiamo fare la differenza.
Possiamo costruire una società più giusta mettendo prima le persone. Nel giugno del 2009 portiamo l’Europa in una nuova direzione. .

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