Il Craxismo di Alberto Benzoni, Edizioni Associate, Roma, 1987

Avvetenza per i possibili lettori: questo libro non rivela, afferma, dimostra assolutamente nulla. si limita a descrivere un fenomeno politico, il "craxismo" cercando di cpirlo.
Anche per questo è pieno di sfumature e contraddizioni. E', in generale, il rispetto per un arealtà difficilmente interpretabile secondo schemi in bianco e ner; nel caso specifico, l'attuazione di un progetto, insieme conservatore e rivoluzionario, che molto ha cambiato e molto ha lasciato inalterato; e per un personaggio spesso, insieme, affascinante ed esasperante, ma mai indifferente.
Per altro verso, "il craxismo" vuole anche essere una testimonianza personale. O, se si preferisce, una reazione di insofferenza di fronte a un partito che ha praticato, e per anni, la discutibile virtù del silenzio. Che ha discusso di tutto, e anche aspramente, piuttosto che di se stesso, del suo ruolo e della sua strategia.
Questo silenzio, questa volontaria autocensura, sempre moralmente rilevanti, diventano oggi politicamente significativi. L'auspicio dell'autore è di dare un piccolo contributo al dovere di parola.

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