LETTERA APERTA ALL’UNIVERSO SOCIALISTA ITALIANO da Tommaso Anastasio il 11 gennaio 2020

11 gennaio 2020

LETTERA APERTA ALL’UNIVERSO SOCIALISTA ITALIANO da Tommaso Anastasio il 11 gennaio 2020

Man mano che ci avviciniamo al ventesimo anniversario della scomparsa del socialista Bettino Craxi (morto ad Hammamet il 19/01/2000) il primo presidente del consiglio di sinistra della storia repubblicana, le voci e gli interventi a mezzo stampa si moltiplicano.

Prima ancora che la società del consumo fagociti e speculi in merito ad uno dei maggiori esponenti del socialismo italiano che ha saputo rompere con le ideologie del passato, culturalmente, ingessate e riottose al cambiamento, che si è schierato apertamente contro la repressione sovietica del 1968 durante la “Primavera di Praga” nel solco delle intuizioni di Nenni che già aveva preso le distanze dall’invasione sovietica del ‘56 ai danni dell’Ungheria in rivolta contro il regime comunista sovietico, che ha previsto la sconfitta del comunismo senza però saperne cogliere l’occasione di un rinnovato rilancio dell’unità a sinistra (complice certamente l’integralismo di alcuni irriducibili comunisti italiani, ma questa è un’altra storia…) abbiamo il dovere morale di convenire su una non più rinviabile iniziativa politica.

A fronte di quindici anni di storia politica contemporanea, relegati per troppo tempo all’oblio, alla censura, come fossero delle pagine strappate dai libri di storia, oggi siamo chiamati a darne ancor di più, una coerente testimonianza.

Il periodo citato, volente o nolente, in questa “congiuntura” per noi favorevole, deve essere rielaborato e attualizzato per comprendere come fare rinascere un Movimento Politico di ispirazione “liberal socialista”.

L’unica via percorribile, in tale ottica, che riteniamo utilmente percorribile è quella della convocazione dei segretari, dei portavoce e dei presidenti dei partiti, dei movimenti e delle associazioni politiche e culturali, di tutta Italia, agli stati generali della sinistra.

Dapprima regionalmente, per esprimersi unitariamente su una mozione di convergenza, di buon senso, per la costituzione di un rinnovato e più forte soggetto politico di ispirazione liberal socialista.

Inclusivo e aperto a tutti i riformisti, ma non solo, dispersi nella galassia, fuori e dentro il parlamento, fuori e dentro le organizzazioni politiche a qualsiasi livello.

Successivamente, una volta definite le regole di rappresentanza, si decideranno i delegati all’assise nazionale, finalizzata alla nascita del rinnovato Movimento Politico Socialista.

Per fare questo, non necessitiamo di particolari finanze, ma bensì di poche e semplici precondizioni:

la volontà di fare qualcosa per il bene comune, quella di uscire così dall’inconsistenza e dall’ininfluenza attuale nella scena politica; il senso di responsabilità e l’umiltà necessaria per spogliarci, una volta per tutte, delle “stellete appiccicate sul petto”, la rinuncia alle poche rendite di posizione rimaste che non sono più utili alla causa socialista e nemmeno al Paese.

Per la Rete delle Comunità Socialiste della provincia di Cremona.

Virginio Venturelli, Sergio Denti, Tommaso Anastasio

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