DALLA RIUNIONE DI COMO ELEMENTI IMPORTANTI PER UN VIATICO SOCIALISTA. del 27 luglio 2019

28 luglio 2019

DALLA RIUNIONE DI COMO ELEMENTI IMPORTANTI PER UN VIATICO SOCIALISTA. del 27 luglio 2019

Si è tenuta a Como sabato 27 luglio una riunione promossa da Socialisti in Movimento della Lombardia aperta ad esponenti di altre formazioni politiche.

Un incontro per preparare il dopo agosto e fare sintesi sullo stato dell’arte delle nostre iniziative.
Riunione interessante, con interventi di grande valore, capaci di sapere leggere la realtà con occhi contemporanei e per individuare il percorso del che fare e dare risposte concrete.
Considerando  che oltre agli esponenti di Socialisti in Movimento erano presenti militanti in altre formazioni politiche (Pd, Psi e Articolo 1) qualche differenza di valutazione, come è naturale che sia c’è stata, ma complessivamente sono emerse importanti opinioni comuni.
.- C’è consapevolezza del socialismo come necessità, l’alternativa è la barbarie mondiale e locale.
- Chi crede nel socialismo (anche inconsapevolmente, socialisti con la tessera, socialisti senza, apolidi, espressione delle diverse formazioni, associazioni, gruppi, movimenti e circoli, ama anche insoddisfatti in altri partiti, di tutto ciò che rappresenta la galassia della sinistra/socialista) crede anche che avremmo tutti bisogno di una nuova forza politica di riferimento, L’assenza di tale forza fa si che molti cittadini non si sentano rappresentati da nessuno.
- Questa forza dovrebbe dichiaratamente chiamarsi “socialista” (opinione prevalente). Il nome e la cosa non possono non coincidere. Per molti presenti questa è ormai questione dirimente per capire se è effettivamente sia maturo anche in altri non socialisti la volontà di costruire una forza politica espressione del socialismo del futuro, come almeno a parole molti ormai dichiarano.
- Una forza del socialismo come espressione profonda del  socialismo come necessità. Quindi non un partito dei socialisti, ma un partito per il socialismo.
- Un processo di questa natura deve nascere nell’unità di tutti coloro che si riconosco nel socialismo e che ci stanno. Nello stesso tempo, tutti concordano, che  non esiste al momento nessuna formazione politica o piccolo partito che può pensare di far da solo, o di essere esso stesso punto di riferimento per gli altri, o peggio ancora pensare di essere il “collante” di tutti gli altri.
- Quindi si apre una fase nella quale ognuno dovrebbe essere disponibile ad andare oltre le proprie sigle o gruppi o partiti, per costruire con umiltà un fatto nuovo, grande e unitario,
- Per fare questo bisognerà parlare con tutti, ripartendo dai valori dl più antico socialismo e non solo, unire realtà e culture diverse, con un attenzione particolare anche al socialismo umanitario, al solidarismo anche cattolico anch’esso senza rappresentanza, per cogliere e intercettare la forza delle tante scintille che si manifestano nel sociale o covano sotto la cenere. Espressione  di bisogni,  tensioni e risposte socialiste.
- Quindi nessuno sottovaluta l’importanza di dar vita ad una nuova forza politica, un nuovo partito di ispirazione socialista (forse salvo chi con il Pd pensa di averlo già), e nessuno sottovaluta il valore anche simbolico, oltre che reale, di “unire”  socialisti e sinistra, invertendo l’immagine negativa di socialisti e di una sinistra che si sono sempre e solo divisi.
- Tutti riconoscono l’esistenza di un grandissimo spazio politico per un offerta di questo genere (una prateria), spazio che  c’è nel mondo ed anche da noi, dove è evidente del vuoto e la debolezza della sinistra,  ma è anche il probabile lo sfarinamento e implosione della destra.
- Sui contenuti: non se è volutamente discutere di programmi (anche se le questioni sono emerse con chiarezza). E’ stata messa in evidenza la gravità della situazione italiana, nella quale è aperta una grande questione democratica. Si sono indicati come temi prioritari della proposta politica (da sintetizzare in proposte semplici) la questione ambientale, il lavoro e il Sud o questione meridionale. Nella chiarezza che senta uno Stato programmatore e senza un ruolo decisivo delle Stato nessuno di questi argomenti potrà avere una risposta nella direzione da noi voluta, socialista.
- Si è quindi deciso che ciascuno di noi verificherà al proprio interno e ovunque la disponibilità di altri a condividere questa “idea”, ben sapendo che nessuna “idea” può realmente vivere se non si manifesta. Sul punto, anche del manifestarsi, un accenno è stato fatta alla possibilità di presentare una lista comune  di ispirazione socialista alle prossime elezioni nazionali, (come conseguenza del lavoro politico, ma anche soluzione concreta per dare corpo a questa prospettiva), verificando inoltre da subito la disponibilità di altri a presentare liste comuni alle prossime elezioni amministrative.

Vai all'Archivio