Comunicato di Area Socialista AZZERATO IL CONGRESSO PSI DI SALERNO

23 settembre 2016

Comunicato di Area Socialista AZZERATO IL CONGRESSO PSI DI SALERNO


NON ABBIAMO FATTO RICORSO A CUOR LEGGERO, MA AVEVAMO E ABBIAMO RAGIONE
Comunicato di Area Socialista sull’azzeramento del congresso di Salerno

Sia chiaro per tutti. Area socialista non accetta lezioni da nessuno circa la difesa della nostra comunità e degli ideali del socialismo. Tantomeno le accetta da chi in otto anni quella comunità l’ha divisa e umiliata, ridotta alla totale irrilevanza politica, allo zero assoluto nei sondaggi. “La politica si fa nel Partito e non nei tribunali”, ma la politica si fa innanzitutto rispettando le regole. E questo non ce lo può spiegare chi ha espulso, sospeso, commissariato ed emarginato in tutti i modi centinaia di compagni. Provocando la fuga dal PSI dei quattro quinti dei dirigenti, militanti ed elettori che aveva trovato nel 2008. Non abbiamo certo fatto ricorso alla Magistratura a cuor leggero. Abbiamo fatto di tutto per evitarlo. Ma le violazioni dello Statuto erano troppo gravi e ripetute. Le modalità di tesseramento troppo irregolari e le risposte della dirigenza nazionale troppo arroganti, irridenti, provocatorie, anche quando abbiamo chiesto chiarezza e invocato un ragionevole rinvio del Congresso. Siamo stati costretti a rivolgerci al Tribunale per tutelare il diritto dei socialisti di vivere in un partito gestito secondo le più normali regole democratiche e il Tribunale ha riconosciuto fin qui in pieno la fondatezza delle nostre ragioni. Ci è stato riconosciuto il diritto ad acquisire l’elenco degli iscritti, che ci era stato ostinatamente negato, accampando inesistenti motivi di tutela della privacy. E’ stato richiesto all’amministrazione del PSI di produrre la documentazione contabile relativa, che è stata presentata ed è assolutamente inadeguata e lacunosa. L’Amministrazione del PSI ha fornito documenti giustificativi dei pagamenti relativi a 2014 e 2015 per meno di 6.000 iscritti su 22.000. E solo la metà di questi pagamenti sono regolari. In pratica per 16.000 iscritti 2015 non è stata prodotta dal PSI, in risposta alla richiesta dell’autorità giudiziaria, alcuna ricevuta di pagamento. Tutto questo ha confermato, per la verità oltre ogni pessimistica previsione, che il meccanismo di adesione al Partito e quindi di formazione della platea congressuale, è viziato da gravissime irregolarità. Di fronte ciò il Tribunale ha ritenuto di sospendere cautelarmente le risultanze del Congresso PSI di Salerno, ripristinando gli organismi preesistenti. A questo punto l’attuale dirigenza PSI può scegliere di perseverare nei suoi errori e di continuare la sua opera di liquidazione del PSI. Oppure si può procedere ad una operazione di seria e radicale rigenerazione del partito, un’operazione verità, per una politica di rilancio dell’iniziativa socialista nel paese, a nostro parere non è più rinviabile. Adesso serve senso di responsabilità da parte di tutti. Noi, a differenza di altri, lo abbiamo sempre dimostrato e lo dimostreremo.

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